VELLANO Biagio
- B. Vellano – Composizione n.112, Materico con conchiglie, fondali, fine anni ’80, tecnica mista, 23×19 cm
- B. Vellano – Composizione n.111, Materico in rilievo, 1989, materiali vari combusti, colle e terre naturali colorate 28×23 cm
- B. Vellano – Squarci di Luce, 2003, acrilici e tecnica mista su tela, 79×89 cm
- B. Vellano – Caleidoscopio, anni ‘2000, pastello e tecnica mista su carta, 68×54 cm
<< Biagio Vellano (Trino-VC-1928; Brusaschetto-Al-2008)
era un uomo di bell’aspetto; un designer ed un arredatore di talento; uno spirito introspettivo e coltissimo; un filosofo che amava la vita; un appassionato di archeologia e di musica di jazz; un innamorato rispettoso del creato e dell’Arte nella sua forma più alta e più pura.
Mai influenzato dalla materia di partenza, bensì soltanto dalla “materia” ri-creata, l’artista Biagio Vellano usa liberamente qualsiasi tecnica possa corrispondergli: la pittura ad olio tradizionale; i fondi serigrafici stampati che riprende con diverse tipologie di pastelli, polverosi o cerosi e i materici, le opere che costituiscono l’aspetto peculiare della sua creazione artistica. Nel momento della massima creatività delle avanguardie, l’artista indaga con tutto sé stesso il modo di ri-fare la natura che da sempre ha catturato con gli occhi e con gli obbiettivi della sua macchina fotografica. Nascono così le opere più straordinarie di Biagio Vellano, uniche ed irripetibili, quelle che lo individueranno per sempre nel firmamento della storia dell’Arte: i materici.
Se infatti i pastelli sono colore e luce; i materici sono materia e ombra: un microcosmo; una natura ricreata. Sono ricami di materia colata; di parti sporgenti; ammassi di plastiche combuste con il cannello e lavorate ancora incandescenti, per ricreare rocce, ghiacciai, fondali marini, fango e terra calpestata. L’artista bruciava strati su strati di plastiche e colature di vinavil mentre le esalazioni nere ardevano nei suoi polmoni. La cosa più terribile è che sapeva a cosa stava andando incontro…
Ma l’Arte non si può fermare: solo così nascono i veri capolavori…>>
Carla Bertone