FONTANESI Antonio
- Antonio Fontanesi Ranocchi incisione (tiratura Boglione) cm 16 x 22
- Antonio FONTANESI Mucche Incisione (tiratura coeva) cm 11,5 x 15
- Antonio FONTANESI Idillio Campestre incisione (incisione coeva) cm 15,5 x 11,5
- Antonio Fontanesi A Saint-Gingolph incisione (tiratura coeva) cm 19 x 25,5
- Antonio Fontanesi St. Pierre Incisione (tiratura coeva) cm 21,5 x 16,5
- Antonio Fontanesi Le Bout de la Treille incisione (tiratura coeva) cm 16,5 x 22,5
- Antonio Fontanesi Puits St. Pierre Incisione (tiratura coeva) cm 15,5 x 21
- Antonio Fontanesi Fontaine de Bouregard Incisione (tiratura coeva) cm 22,3 x 15,6
- Antonio Fontanesi Idillio campestre incisione (tiratura coeva) cm 16 x 21
Antonio Fontanesi nasce a Reggio Emilia il 23 febbraio 1818, e nella sua città natale compì i primi studi all’Accademia e fu allievo di Minghetti.
Dal 1847 al 1850 smise di dipingere per arruolarsi e combattere nelle file garibaldine.
Soggiornò dal 1850 al 1865 a Ginevra frequentando il pittore Calame. Spostandosi a Parigi ebbe modo di accompagnarsi con Corot e i paesisti di Barbizon che gli fecero abbandonare il modo descrittivo della pittura dei primi paesaggi. Incentrò poi ogni suo interesse alla ricerca della luce attraverso l’amico pittore Ravier.
Nel 1865 a Londra conobbe la pittura di Bonington, Constable e Turner.
Tornato in Italia nel 1867, durante il soggiorno a Firenze, conobbe Cristiano Banti con il quale strinse una sincera e durevole amicizia, ed ebbe modo di entrare in contatto con tutti gli altri pittori macchiaioli che in quegli anni soggiornavano a Firenze.
Sono di questo periodo le opere “Il lavoro della terra” e il “Tramonto sull’Arno”.
Nel 1868 ottenne la cattedra all’Accademia di Lucca, e nel 1869, si trasferì a Torino per un incarico che lui stesso reputò migliore, come docente di paesaggistica all’Accademia Albertina.
Il Fontanesi viene considerato appartenente al gruppo dei Macchiaioli soltanto per i suoi frequenti incontri, al Caffè Michelangelo, con i componenti il gruppo. La sua pittura non risente degli influssi macchiaioli ma di quelli romantici. In quegli anni torinesi fece un viaggio in Giappone.
Muore il 17 Aprile del 1882 a Torino.